Mutaforma_Fase 2_Giornata Mondiale Biodiversità | Progetto Solve et coagula_Nora Lux
Mutaforma_Fase 2_Giornata Mondiale Biodiversità
Progetto Solve et coagula
Nora Lux
21 maggio 2020 ore 20.00
performance in streaming e diretta Fb
Il giorno 21 maggio 2020 alle ore 20.00 Nora Lux trasmetterà in diretta Fb sul suo profilo la seconda parte della performance Mutaforma del progetto Solve et coagula, in un grande rito di sincronizzazione con la rete che divulgherà su Youtube, sulla sua pagina e su altri social il 22 maggio in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità che vede l’artista in prima linea nel rapporto con la natura sacra e selvaggia che contraddistingue la sua opera, anche in rapporto alla difesa e alla tutela delle varie forme di vita.
“Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magog, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la città diletta. Ma un Fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. Apocalisse 20 ( 7 – 10 )
I Sogni sono realtà numinose e messaggi del mondo invisibile ed i legami sincronici che si creano ci rivelano che non c’è separazione tra vita reale e sogno. La vita stessa è sogno nel quale possiamo volare, sperimentare l’impossibile e mutare forma. Nella prima fase di Mutaforma il mio corpo è entrato in relazione con il corpo ANIMAle di un Gufo, spirito guida dell’azione, e nel mio doppio di Dea, in un cambiamento dall’inverno all’estate come un ciclo dall’oscurità alla luce che ne deriva. Un essere in divenire in un motivo gemellare di immagine riflessa e speculare che non è il mio contrario ma una parte di me, una mia identità: come il ciclo mestruale lunare non può essere separato, così questa antica saggezza della Dea si manifesta. Nella grotta paleolitica di Laussel in Francia (30.000 a.C.) troviamo un’immagine raffigurante la dea doppia: dal tempio-caverna si passa sotto la Venere di Laussel, un bassorilievo all’ingresso della caverna–grembo, nel quale sono scolpite le due figure antropomorfe, probabilmente le dee gemelle, energia creativa che fluisce tra due donne; la rappresentazione di un parto o il ciclo stagionale dell’anno solare come calendario simbolico; le due teste come luna piena e luna nuova. Le Veneri nelle grotte rappresentano un elemento sciamanico nel quotidiano, elemento che nelle culture arcaiche era ben presente e che dovremmo recuperare per superare la frammentazione dell’ordine psichico di cui, soprattutto ora, è afflitta la nostra società. Dalla Caverna Grembo Fornace, un ventre gravido sostenuto dalle mie mani, si fa ritmo in un vaso di terracotta l’Udu. Questo strumento sacro diventa un mezzo per spiriti, antenati e divinità. L’argilla di cui è composto viene raccolta in luoghi sacri e solo le donne possono produrlo, i suoni profondi e ossessivi del tamburo sono le voci degli antenati. Sia nella materia che nella forma il vaso di terracotta, il cui “interno” risulta invisibile e quindi sconosciuto, come una grotta scavata nelle profondità della Terra, è un simbolo centrale dei misteri di trasformazione del grembo (Neumann). Dopo la prima fase di Mutaforma nella fornace di Antonio Canova, si rinasce come “vasi appena cotti” attraverso il mio Udi di terracotta rossastra, grembo primordiale di suoni ancestrali che si trasformano, cambiando tono, aggiungendo al suo interno l’Acqua.” (Nora Lux)
“Non serve entrare nella dimensione del sogno per sentire pulsare il sangue nelle vene. Non serve giungere in una qualche realtà astratta e lontana dalla vita di ogni giorno per sentire vibrare le mani, per spalancare gli occhi, per assaporare ed inalare, perché i pori della pelle si dilatino, il respiro percorra le vie interne dal torace ai piedi. Non serve penetrare in una dimensione inconscia per scoprire che quella dimensione è presente e viva ed informa mente e anima. Dentro di me, di noi coesistono energie che non conosciamo, ma solo perché non le vediamo, non le indaghiamo, non le riconosciamo come appartenenti alla nostra essenza, alla nostra struttura fisica e spirituale. Ed invece noi abitiamo all’interno di un principio di reciprocità che unisce e collega l’uomo all’universo in tutte le sue manifestazioni e specificità: prenderne coscienza genera consapevolezza, responsabilità, sensibilità etica. Il percorso della mia vita è un viaggio di conoscenza attraverso luoghi e persone, attraverso paesaggi urbani, umani, naturali e cosmici che esistono attraverso la mia esperienza incarnata; e il mio “corpo”, il mondo e gli ecosistemi che lo abitano si completano a vicenda in un processo biunivoco di autodeterminazione. Nora Lux è emersa nella mia vita dalle vie sacre, dagli ipogei, delle cavità e profondità della terra, dalle grotte vulcaniche e mi ha incluso, con lei, in un rito di risintonizzazione delle energie naturali, proprie del mio corpo e della mia anima immersi negli spazi della vita. Mi ha fatto emergere dal fuoco e dal ventre e mi ha ridonato la consapevolezza dell’essere Dea Madre, attraverso una trasmutazione delle nostre immagini riflesse e speculari, gemelle ma non simbiotiche, non contrarie ma identitarie. Ci siamo spogliate degli orpelli dell’oscurità e del gelo, ci siamo vestite delle danze della luce, siamo rinate all’acqua in una somma tra due identità, quella fisica di mente e coscienza e quella sottile di anima e spirito; abbiamo guardato le nostre mani, su di esse abbiamo riconosciuto la nostra origine ed inciso le nostre storie. Siamo entità coscienti e consapevoli, siamo immerse nel fondamento dell’etica vivente, di diversità e ricchezze, di crescita e inclusione: lavoriamo per il presente per non compromettere il futuro e i nostri Obiettivi devono essere Universali, Indivisibili, Rivoluzionari (cit. Agenda 2030 – Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile); diventiamo, con le nostre azioni e i nostri pensieri, attuatori di un processo trinamico di congiungimento, connessione, combinazione, coniugazione, interazione, fusione di due elementi diversi o opposti, semplici o complessi (cit. Michelangelo Pistoletto, Arte della Demopraxia); diveniamo creatrici e co-creatrici di fiducia e di interconnessioni capillari, di una nuova geografia umana, sociale, politica, economica, ambientale.
Di un nuovo equilibrio.
Dal fuoco alla terra. Dalla terra all’aria. Dall’aria all’acqua.
Mutiamo forma.
Muto forma per ritornare elemento primordiale.
Fuoco terra aria acqua.
Alzo lo sguardo a cercare una linea sottile.
Percorro un breve frangente.
Mi dirigo dove il cielo scompare.
Rimetto un piccolo frammento d’anima non al suo posto, in uno diverso.
E rimango, permango
qui, in piedi, ferma, immobile,
spinta da uragani,
coincidente con l’infinitesimo gradiente dell’anima.” (Roberta Melasecca)
La performance sarà in diretta Facebook sul profilo di Nora Lux e sulla pagina Solve et coagula:
https://www.facebook.com/noralux.art
https://www.facebook.com/Solve-et-Coagula-103208448034990
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Ufficio Stampa
Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
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