Inaugurazione Apocryphalgallery: Hay que caminar … di Ak2deru – dal 26 marzo al 10 aprile
Apocryphalgallery
Inaugurazione
Hay que caminar … di Ak2deru
a cura di Mario Nalli
con la collaborazione di Claudia Quintieri testo critico di Ruggero Barberi
dal 26 marzo ore 19 fino al 10 aprile 2020 Instagram
No hay caminos, hay que caminar …
In questo periodo di pandemia globale, per sostenere l’arte e la vita, si presenta al pubblico la nuova galleria Apocryphal Gallery, ideata da Mario Nalli, che si inaugura con la mostra Hay que caminar… di Ak2deru, a cura di Mario Nalli con la collaborazione di Claudia Quintieri e con testo critico di Ruggero Barberi, che sarà visibile nell’account apocryphalgallery su Instagram dal 26 marzo alle ore 19.
Con il riferimento della galleria all’aggettivo apocrifo si intende dire che essa è “falsa” in una direzione ben precisa, perché essa è fruibile solo su Instagram. Essa è “falsa” perché non ha più i canoni usuali di spazi effettivi, mentre è reale perché accoglie opere vere. Essa è composta da moduli componibili a seconda delle esigenze. In essa si svolge un incontro ideale con il luogo, ciò porta ad una relazione ideale con lo spazio che le opere vanno ad abitare. Tutto ciò è illusorio e surreale ma anche persistentemente vero. I lavori degli artisti sono di piccole dimensioni, ma non se ne rivelano le dimensioni effettive portando ad una sorta di smarrimento. La galleria accoglie lo spettatore secondo nuove prospettive proprie della virtualità che la caratterizza e che porta ad esperirla con nuovi mezzi tecnologici dando nuovi punti di vista rispetto al luogo abitato dalle opere. Ak2deru, nel suo progetto, ci accompagna in un viaggio perpetuo che scorre su carte sagomate e stampate e successivamente sovrascritte con vari tipi di inchiostri differenti. Esse sono “obliterate” continuamente, vivono di un processo temporale costante che ne evidenzia il fascino. Le carte di questa serie in totale saranno circa 200 di cui 33 esposte in questa mostra e in esse si scopre il segno reiterato ogni volta, ma sempre differente. Questo progetto nasce circa due anni fa, ma si sta sviluppando in un work in progress portando avanti la ricerca monosemica che l’artista prosegue da oltre dieci anni. La reiterazione dello stesso segno, che lo caratterizza, deriva da una coscienza artistica che si rivela con il monosema, dal greco “monos”, ovvero uno, e “sema”, ovvero segno unico. Due sono i binari opposti del processo creativo: la costante unica del segno e la sua variazione perpetua con mutazioni continue che riguardano anche i materiali, i supporti, le tecniche e approcci diversi per ogni serie. Oltre al singolo lavoro vi saranno varie composizioni modulari in strutture orizzontali, verticali e anche quadrate, dove il modulo è una caratteristica essenziale del progetto. Saranno poi realizzati multipli d’artista in serie limitata e stampati riprodotti in formati differenti. Infine la mostra si arricchirà anche di tele applicate su tavola con acrilici e medium, gel e liquidi, appartenenti a cicli pittorici precedenti, realizzati fra il 2016 il 2018. L’artista è poi un compositore musicale e le sue variazioni pittoriche possono richiamare le variazioni musicali di ritmi, suoni, polifonie.
Ak2deru – Tempio Pausania, 1975. Dal 1998 vive e lavora a Roma. Diplomato al Liceo Artistico di Tempio Pausania, dal 1998 al 2008 studia composizione musicale coi Maestri Gian Paolo Chiti e Alvin Curran. Dal 2008 al 2015 assistente compositore di Alvin Curran. Sue composizioni sono state commissionate ed eseguite da vari ensemble e solisti quali il Freon Ensemble, Chameleon Arts Ensemble, Intondo Ensemble, Quartetto Image, Emmanuel Louis, Massimo Ceccarelli, Stefano Cogolo, Giuseppe Pelura, Maurizio Paciariello e numerosi altri, presso l’Auditorio Parco della Musica, E-Theater New Colosseum, Auditorium di Avezzano, Biblioteca Nazionale Centrale, Salone Borromini, Edith Cover fine Arts – Quincy, ecc. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive presso il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivara, SpazioArte Foyer Sala Umberto, Castello dei Conti di Ceccano, Temple University, Università eCampus, Monserrato Art Gallery, Spazio Y, Interno 14, Spazio V AR Co, Contatto Gallery, Party l’Arte da Ricevere, LM Gallery, Galleria Spazio Bianco e altri spazi espositivi. Hanno scritto di lui: Claudio Libero Pisano, Simona Pandolfi, Roberto Gramiccia, Piero Pala, Giulia Lopalco, Mario de Candia, Claudia Quintieri, Giuseppe Pulina, Giovanni Lauricella, Ruggero Barberi.