Ponte di Conversazione con Paolo Aita | Museo Carlo Bilotti Roma | 19 dicembre 2019
Ponte di Conversazione con Paolo Aita
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
Inaugurazione 19 dicembre 2019 ore 17.30
Preview stampa 19 dicembre 2019 ore 11.00
dal 20 dicembre 2019 al 23 febbraio 2020
La mostra “Ponte di Conversazione con Paolo Aita” nasce con l’intento di approfondire l’opera di Paolo Aita: poeta, filosofo, letterato, giornalista, redattore di programmi musicali su Radio Vaticana e curatore di mostre. L’esposizione, in programma al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, dal 20 dicembre 2019 al 23 febbraio 2020, è stata progettata come un unico percorso costituito da poesie e opere d’arte: alcune liriche cinesi del periodo T’ang tradotte in italiano da Paolo Aita – estratte dal suo libro “Dove l’acqua riposa” – saranno associate a 55 opere d’Arte Contemporanea dei numerosi artisti presenti.
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, curata da Donatella Giordano, Fernanda Motta (erede Aita) e Donatella Pinocci, la collettiva è prodotta da Vertigo Arte e 100% Periferia con il supporto tecnico di Fondazione Volume!, La Nuova Pesa, Kou Gallery, Roma Tre Orchestra, Renata Fabbri Arte Contemporanea.
Il periodo della mostra sarà cadenzato da tre appuntamenti tematici interdisciplinari, differenziati a partire dal titolo: Orientemente, Canti e Quanti e Foro/Forum. La programmazione si muove in uno spazio di ricerca sperimentale e interdisciplinare tra il confine e il limite: il confine disegna una linea immaginaria tra situazioni diverse, tende alla staticità pur restando temporaneo mentre il limite è mutevole in quanto tensione continua verso l’oltre/altro. I due termini caratterizzano lo spirito di ricerca e condivisione di questi incontri, che vogliono unire i confini delle specificità culturali con la vitalità prodotta dalla condivisione nei diversi campi del sapere. Lo spazio di confine diventa così occasione di dialogo, un filo conduttore di ricerca e confronto con Uomo-Ponte che ha consegnato, attraverso il suo lavoro, un invito, una direzione culturale e spirituale.
L’evento inaugurale del 19 dicembre 2019, denominato Orientemente, sarà dedicato all’Oriente. Nella Project Room del museo, dalle ore 17.30, si declamerà una selezione di poesie cinesi tradotte in italiano da Paolo Aita, tratte dal suo libro “Dove l’acqua riposa”. Attori: Juanni Wang, Yikun Chen, Shijie Wang, Yu Zhang per i testi cinesi e Massimo Napoli per i testi italiani. Orientemente ospiterà, fino al 25 gennaio 2020, un’installazione video di H.H. Lim e una scultura di T-Yong Chung proveniente dalla Keats-Shelley House di Roma.
Gli eventi successivi – “Canti e Quanti” e “Foro/Forum” – sono programmati rispettivamente il 26 gennaio e il 23 febbraio 2020 e prevedono letture, performance e incursioni vocali e sonore. La lettura dei testi “Estratti dal buio” e “Attorno alle mura” di Paolo Aita avvierà un dialogo con ulteriori interventi. Saranno presenti: Guendalina Salini, che sarà impegnata nella creazione di un mandala; il Minuscolo Spazio Vocale, che coinvolgerà gli spettatori con incursioni live; José Angelino e Simone Pappalardo, che animeranno un’orchestra di strumenti automatici e autocostruiti; gli artisti Iginio De Luca, Massimo Arduini e Roberto Piloni e il giornalista e critico d’arte Carlo Alberto Bucci, che racconteranno la Storia dell’Arte in modo inconsueto con lo spettacolo “Mima l’Arte”, composto da brevissime performance basate sulla mimica; e l’orchestra universitaria “Roma Tre Orchestra”, che concluderà l’esposizione con un concerto.
Autori: Claudio Adami, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Paolo Assenza, Bizhan Bassiri, Cesare Berlingeri, Simone Bertugno, Arianna Bonamore, Renata Boero, Gregorio Botta, Lucilla Catania, Nicola Carrino, Oreste Casalini, Dario Carmentano, Bruno Ceccobelli, Elvio Chiricozzi, Vittorio Corsini, Michele Cossyro, Verena D’Alessandro, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco Mayer, Davide Dormino, Bruna Esposito, Stefania Fabrizi, Franco Flaccavento, Andrea Fogli, Pietro Fortuna, Orazio Garofalo, Felice Levini, Giovanni Leto, Adele Lotito, G&K Lusikova, Ghislain Mayaud, Marta Mancini, Max Marra, Tommaso Medugno, Daniela Monaci, Albano Morandi, Hidetoshi Nagasawa, Innocenzo Odescalchi, Luca Maria Patella, Salvatore Pepe, Daniela Perego, Donatella Pinocci, Roberto Pietrosanti, Tarcisio Pingitore, Alfredo Pirri, Fiorella Rizzo, Alfredo Romano, Nicola Rotiroti, Guendalina Salini, Giuseppe Salvatori, Primarosa Cesarini Sforza, Antonio Violetta, Giulio Telarico, Vincenzo Trapasso.
Per ringraziare tutti gli artisti e le persone intervenute a sostegno della mostra sarà creata, all’interno del Museo, una sezione denominata “Ponte di Luce”, dove sarà possibile consultare i nomi di tutti i sostenitori.
INFORMAZIONI PER LA STAMPA
Ufficio stampa mostra: Roberta Melasecca | cellulare: + 39 3494945612 | roberta.melasecca@gmail.com
Foto: @Donatella Giordano
SCHEDA INFO | |
Titolo mostra | Ponte di Conversazione con Paolo Aita |
Luogo | Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Viale Fiorello La Guardia 6, 00197 Roma |
Apertura al pubblico | 20 dicembre 2019 – 23 febbraio 2020 |
Anteprima stampa | 19 dicembre 2019 ore 11.00 – 13.00 |
Inaugurazione | 19 dicembre ore 17.30 |
Orario | Ottobre – maggio: da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30); sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). 24 e 31 dicembre ore 10.00 -14.00. Lunedì 1 gennaio chiuso |
Biglietti | Ingresso gratuito |
Promossa da | Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali |
Con il supporto tecnico di | Fondazione Volume, La Nuova Pesa, Kou Gallery, Roma Tre Orchestra, Renata Fabbri Arte Contemporanea. |
A cura di | Donatella Giordano, Fernanda Motta (erede Aita), Donatella Pinocci |
Info Mostra | Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.museocarlobilotti.it; www.museiincomune.it |
Servizi museali | Zètema Progetto Cultura |
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI | |
Con il contributo tecnico di | Ferrovie dello Stato |
Servizio di Vigilanza | Unisecur Srl Security |
Paolo Aita
Nato in provincia di Cosenza nel 1958, ha avuto una formazione multi-disciplinare terminata con una laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Pisa nel 1983. Ha operato tra Roma, Cosenza e Catanzaro dove ha insegnato Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti.
Poeta, critico d’arte, curatore, traduttore, musicologo, è stato redattore – dal 1984 al 2013 – per le testate Suono, Fedeltà del Suono e AudioReview. Consulente per le più importanti riviste musicali, testava in anteprima etichette e strumentazioni tecnologiche ed elettroniche a supporto della musica. Ha pubblicato dei saggi su Diastema, rivista di cultura e informazione musicale, come “Sacro e Poetico nelle Messe di Ludwig van Beethoven”, edizione n. 3 e “La Rinascita di un genere. Gli Stabat Mater di A. Part e S. Satoh”, edizione n. 6. E’ stato consulente e critico musicale per Radio Vaticana realizzando sette cicli di trasmissioni; nel 2015 ha scritto “Pagine sonore”, un testo che analizza i rapporti tra il romanzo e la musica. Ha realizzato in CD due antologie di musica classica su licenza Hyperion e un’antologia di musica per Fondazione Volume!.
Ha pubblicato molti articoli su Segno, Arte e Critica e Exibart. Ha scritto diversi cataloghi d’arte su numerosi artisti italiani contemporanei, ha pubblicato numerosi pieghevoli con Vertigo Arte – un centro di ricerca per la cultura e le arti situato a Cosenza – e ha realizzato circa cinquanta mostre in gallerie private in tutta Italia e all’estero, come ad esempio “Forme di pensiero”, a Jakarta nel 2001 e a Stoccolma nel 2002. Ha fondato le riviste Inonija e Smerilliana e tanti dei suoi scritti sono stati pubblicati dall’Università di Madrid e dalle riviste L’immaginazione e Millepiani. Ha pubblicato diversi libri di letteratura come “Le voci dei mestieri” (Piero Manni, racconti, 1995); “Intimo giorno” (Ripostes, poesie, 1994); “Estratti dal buio” (Casta diva, poesie e aforismi, 2004); ha scritto alcuni saggi come “Sulla perplessità” (Volume!, estetica, 2009); “Accanto al meno (Rubettino, arte contemporanea, 2013), e una traduzione di liriche cinesi del periodo T’ang dal titolo “Dove l’acqua riposa” (LietoColle, 2014).
Ha tenuto corsi e incontri alla RUFA – Rome University of Fine Arts e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove ha presentato nel 2016 “Paesaggi Dissonanti. rumore, numero, musica”.
Appassionato e grande conoscitore di poesia e letteratura, e in particolare della poesia orientale, ha composto versi rispettando gli stilemi della poesia giapponese. Ha pubblicato quattro componimenti inediti, caratterizzati dalla peculiare struttura dell’haiku, con l’Atelier InSigna, per la Collana Labirinti.
Paolo Aita è stato un ricercatore instancabile ed eclettico che ha dedicato la propria vita allo studio e alla conoscenza profonda dei fenomeni esistenziali e spirituali. Persona affabile e gentile ha alimentato dibattiti e relazioni d’amicizia e di lavoro con una visione personale supportata da una preparazione enciclopedica nei vari campi del sapere.
Si ringraziano